Cosi inserita nella storia, la
bicicletta vi rimase: servi per la marcia su Roma (Mussolini, tuttavia,
viaggiò in vagone letto) servi ai gerarchi scampati dal salto nel cerchio di
fuoco per portarla a spalla: dopo tutto erano i tempi in cui il fascista non
amava ‘la vita comoda', o almeno cosi sosteneva il regime. E servì
soprattutto in momenti peggiori, quando il cupo rombo della seconda guerra
mondiale distrusse quasi ogni cosa.
Del resto anche Hitler, come Mussolini, l'aveva imposta ai suoi
fedeli nel '34, quando cercò di liberarsi, con i soliti metodi
personali, delle opposizioni interne.